Avevamo vent’anni. O forse meno. Eravamo gli Ingrosso, i La Fortezza, i Chisena. Dovevamo essere i campioni del futuro. Dovevamo. Ma il calcio non segue mai una linea dritta. Come un pallone che rotola, a volte può prendere traiettorie inaspettate, imbizzarrite. C’è chi tempo fa era atteso dai grandi palcoscenici della serie A e oggi bazzica campi nascosti in periferia, dove manca l’erba e la terra è dura. Dura come può essere la ripida discesa di chi ha visto il Paradiso e poi ne è rimasto bruciato.
C’è un’intera squadra che gli almanacchi li ha solo sfiorati. Compaiono quali campioni d’Italia Primavera. Hanno il pedigree per giocare ai livelli che contano. E invece sono spariti. Andatevi a leggere la formazione della Primavera del Bari del 2000. I biancorossi che superarono il Milan in finale, aggiudicandosi lo scudetto di categoria, erano questi: Narciso, Carrozzieri, Ingrosso, Abbrescia, Antonelli, Fumai, La Fortezza, Berardi, Davanzante, Chisena, Enyinnaya. Quasi tutti hanno fatto perdere le loro tracce. Il solo Carrozzieri (autore del gol decisivo nella finale) si è confermato a buoni livelli, ma con fortune alterne: tra la squalifica di due mesi per calcioscommesse e quella di due anni comminata per essere risultato positivo alla cocaina, la sua carriera ha subito qualche frenata di troppo. Di Enyinnaya e della sua serata magica contro l’Inter, rimasta un fulgido bagliore, se ne parla in un altro articolo del blog. Gli altri sono illustri sconosciuti. C’è chi è salito alla ribalta delle cronache per questioni extrasportive: il portiere Narciso, ad esempio, anche lui squalificato per calcioscommesse (un anno e tre mesi per fatti ai tempi del Grosseto). Ma la maggior parte non ha visto la B neanche da vicino. Eppure le prospettive erano tutt’altre. Antonio La Fortezza era stato ribattezzato il nuovo De La Peña. Si vociferava che anche l’Inter avesse messo gli occhi su di lui. E invece l’unico nerazzurro che ha visto è stato quello del Bisceglie, squadra di cui è tuttora capitano. Barcamenandosi tra serie D e Eccellenza, come aveva fatto anche prima con le maglie di Matera, Molfetta, Trani, Fasano. In Eccellenza ci sono finiti pure Ingrosso, prima col Bisceglie e ora col Cerignola, e Fumai, che milita nel Monopoli. Berardi e Chisena hanno passato in rassegna la serie D, cimentandosi con le casacche di Luco Canistro, Amiternina, Francavilla e Real Metapontino, per fare due nomi. Non sempre uno scudetto fa Primavera.