IL MEGLIO
JUVENTUS: La copertina della settimana è tutta per loro. Insomma, in copertina ci sono stati a lungo, ma è stato inevitabile. Questo secondo scudetto di fila è arrivato in compagnia di una particolarità non banale: gli avversari se la sono date a gambe prima che la battaglia cominciasse.
KLOSE: Hanno dovuto scomodare Pruzzo. E un Roma-Avellino di 27 anni fa. Dati che inquadrano perfettamente la straordinaria impresa di Miroslav Klose contro il Bologna: cinque reti, tutte insieme, sono qualcosa da segnare con il pennarello rosso. E la Lazio, con lui, innesta la quinta.
DI NATALE: Un patrimonio Unesco. Che speriamo di goderci ancora a lungo. Totò Di Natale non fa gol, dipinge gol: ha il tocco dell’artista, difficile imitarlo. E siccome il calcio è anche aritmetica, state a sentire: per il quarto anno di fila Totò sfonda quota 20 reti in serie A. Impareggiabile.
IL PEGGIO
BARRETO: Dalla sua prospettiva, le porte di San Siro sono piccolissime. Ha due volte l’opportunità di freddare Abbiati nel duello corpo a corpo e due volte lo grazia. Errori che pesano, perché il Milan, per quanto sonnacchioso, alla fine porta a casa i tre punti. E inguaia il Toro.
ROMERO: Ogni tanto ne combina una da garzone pasticcione. Dopo una serie di topiche incastonate nelle classifiche delle papere più grossolane della serie A, contro l’Udinese decide candidamente di regalare il pallone agli avversari propiziando il 3-1 bianconero. Recidivo.
SIENA: La zattera Siena affonda anche sotto i marosi del Catania. Irriconoscibile, la formazione bianconera è incapace di lottare, proprio nel momento in cui bisognerebbe aggirare l’iceberg della serie B. A secco da tre gare consecutive, i toscani devono invertire la rotta prima che sia tardi.