IL MEGLIO
GLI SPIETATI: Non stiamo parlando del film di Clint Eastwood premiato con l’Oscar, ma di quei giocatori decisivi contro la loro ex squadra. Paloschi affossa il Genoa con tre reti, Destro punisce il Siena con una doppietta e Gabbiadini segna il gol che regala tre punti al Bologna contro l’Atalanta. C’eravamo tanto amati, ma io ti faccio gol lo stesso.
EL SHAARAWY: Habitué della rubrica, decisivo pure su un campo trappola come quello di Catania. Il primo gol, anche se in fuorigioco, è da attaccante col fiuto del gol. Il secondo arriva con una parabola a giro che sembra disegnata col compasso. Galliani lo paragona a Neymar, io ormai ho finito gli elogi.
MARCHISIO: Sulla ruota di Torino esce il numero 8: quello di Marchisio. Con Pirlo che dal dischetto si improvvisa Salas e con Vidal ai box, tocca al “Principino” rimboccarsi le maniche: decide il derby della Mole con due gol belli e importanti. Da torinese doc: l’aria di derby gli fa bene.
IL PEGGIO
GLIK E BARRIENTOS: Avete presente “Wolf, risolvo problemi”? Ecco, questi qui i problemi li creano. Due rossi che condizionano i risultati di Torino e Catania: l’entrata da codice rosso di Glik su Giaccherini spiana la strada alla Juventus, lo sciocco calcetto di Barrientos a Nocerino pone le basi per la rimonta del Milan. Voglia di ravvivare il match?
GENOA: “Va tutto bene, cominci dall’inizio…”. Il disastrato Genoa sarà sul lettino di uno psicanalista dopo aver subito quattro reti a domicilio dal Chievo. Per Delneri è addirittura la sesta sconfitta su sette panchine. E deve essersi accorto che i rossoblù hanno un gusto morboso per la sconfitta per 4-2 in casa: è già la terza volta in questo campionato.
PESCARA: Il materiale a disposizione è quello che è, Stroppa prima e Bergodi adesso non sono ancora attrezzati per i miracoli. Però, ultimo posto, peggior attacco e peggior difesa suona un tantino sinistro. E il modo in cui gli abruzzesi hanno incassato le cinque reti a Napoli fa pensare che i partenopei stessero giocando alla Playstation con il livello “esordiente”.